Un convegno organizzato dalla Casa di Cura Maria Rosaria con sede a Pompei e coordinato dal Dottor Francesco Savarese, responsabile dell’unità funzionale “Ginecologia-Ostetricia” della struttura. Alla realizzazione dell'evento hanno inoltre contribuito, ed il dottore Savarese lo ribadisce con fierezza, l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” rappresentata dai professori ordinari Giuseppe Bifulco, direttore del DAI materno infantile, ed Attilio Di Spiezio Sardo, direttore della scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia, con cui ormai da anni condivide nell’ambito della rete formativa intra regionale una fattiva collaborazione lavorativa mirata alla formazione dei giovani specializzandi oltre che una grande amicizia personale. Allo stesso modo il dottore Savarese sottolinea la preziosa collaborazione dell’amico e collega della struttura Maria Rosaria il dottore Michele Mastrocinque.
Marina di Stabia ha ospitato un confronto sull’ecografia nei primi tre mesi di gravidanza al quale hanno partecipato medici ed esperti provenienti da tutta Italia. «Parlare di ecografia del primo trimestre è un argomento di grosso rilievo attuale perché le nostre società scientifiche hanno un po’ cambiato quelle che sono le indicazioni per chi la deve eseguire e per come deve essere eseguita» spiega Francesco Savarese. «Il nostro impegno scientifico sempre di livello più elevato, viene oggi condiviso con la maggior parte degli ecografisti campani impegnati nel settore e non solo, perché nell’ambito del convegno che abbiamo organizzato sono stati coinvolti operatori ginecologi che si occupano di ecografia ostetrica su scala nazionale, ma anche perché il convegno ha avuto un fortissimo interesse della platea, con la sala praticamente “sold-out”» continua il medico. «Questo tipo di incontri sono organizzati con l’intento di far conoscere il nostro impegno come azienda Casa di Cura Maria Rosaria e come reparto di ginecologia da parte del sottoscritto: il nostro impegno è quello di far crescere il sapere in questo settore, perché sempre in evoluzione, nei confronti di quelle che sono tutta una serie di problematiche che possono essere applicate per lo studio delle patologie fetali in un’epoca così complessa» spiega Savarese. Che entra anche nello specifico delle tematiche affrontate: «Gli argomenti vertono sullo studio ecografico del feto eseguito nel primo trimestre di gravidanza, ponendo attenzione ai riscontri ecografici più frequenti e che, se evidenziati e gestiti correttamente, offrono la possibilità di eseguire un appropriato counseling e soprattutto di gestire il percorso della gravidanza con le metodiche e nei tempi più opportuni. Ogni relazione ha trattato l’argomento in oggetto ponendo in rilievo l’esecuzione dell’esame ecografico nel rispetto delle attuali linee Guida SIEOG ed evidenziando il corretto management clinico ed ecografico. Sono stati indicati i protocolli di esecuzione dell’esame ecografico nel primo trimestre differenziandoli in base all’epoca. Ovvero diversificando i protocolli per ecografia standard del primo trimestre, per lo screening delle aneuploidie con associata la misura della translucenza nucale e per l’ecografia di riferimento con le opportune indicazioni» ha spiegato il dottor Savarese. «Ci siamo confrontati sulla tendenza attuale dell’intera comunità scientifica ad approfondire entro la fine del primo trimestre lo studio dell’anatomia fetale, anche grazie all’evoluzione tecnologica delle apparecchiature ecografiche e anche sui dati relativi alla performance delle indagini genetiche e biochimiche attualmente disponibili per lo studio delle principali aneuploidie nel primo trimestre. La discussione si è soffermata anche sulle modalità di corretta refertazione dell’esame ecografico, archiviazione delle immagini e sulla somministrazione alla paziente del consenso informato, parte integrante ed indispensabile dell’atto medico. Sono stati anche proposti casi clinici motivo di discussione e vi è stata una parte pratica durante la quale ci siamo confrontati dal vivo sulla corretta metodica di esecuzione dell’esame ecografico».
L’appuntamento ha avuto il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Pompei. Presente anche il sindaco della città mariana, Carmine Lo Sapio, che ha portato i saluti della città. «Sono intervenuto con molto piacere anche perché ho visto che ci sono rappresentanti dell’Università Federico II e tanti altri professionisti provenienti da tutta Italia. Un’iniziativa di grande pregio che ci induce a lavorare in questa direzione» le parole del sindaco Lo Sapio. «Per quello che riguarda il tema, sono convinto che si tratti di un argomento molto importante che fa riferimento anche alla natalità sicura. A Pompei siamo passati da 28.000 abitanti a 23.312. Io cerco sempre di dire, e non a caso anche in questo appuntamento ho cercato di sottolineare questo tema, di dire ai ginecologi di parlare con i ragazzi più giovani: non basta un solo figlio, ci vogliono più figli, così la nostra popolazione potrà raggiungere nuovamente, i 60 milioni» conclude Lo Sapio.
A questo link il video dell'evento